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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Sfuggire al conformismo

Per avere rapporti genuini, costruttivi con gli altri è necessario diventare individui. Si diviene individui approfondendo la conoscenza di sè e mantenendosi fedeli alle proprie regole interne, al proprio codice personale di valori, al proprio stile. Bisogna lasciare che la propria singolarità emerga, anche a costo di apparire degli eccentrici.  È questa la via per sfuggire al conformismo dilagante, alla massificazione, alla accettazione di modelli di comportamento predefiniti.  Italo Calvino - Il Barone Rampante, 1957

Salvare la bellezza.

La parola «arte» non esiste in greco, il concetto unico usato dai greci era la techne, che non è la tecnica ma è la capacità di capire come si fa a fare una cosa in modo che sia agathòs, cioè renderla utilizzabile, utile. Agathòs è buono in quanto serve al suo scopo nella maniera migliore, come il soldato valoroso in battaglia. In italiano ancora oggi noi diciamo «un bel piatto di spaghetti», per intendere non che è bello ma che è buono, che è la migliore espressione della ricetta. Gli italiani sono i filosofi più attenti del mondo, ma ne sono inconsapevoli. Non è la bellezza che salverà il mondo, o salverà noi: è proprio l’opposto. Il nostro compito è tentare di salvare la bellezza. Philippe Daverio

Infanzia e vecchiaia

 “Più invecchio anch’io, più mi accorgo che l’infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono, ma sono i due stati più profondi in cui ci è dato vivere. In essi si rivela la vera essenza di un individuo, prima o dopo gli sforzi, le aspirazioni, le ambizioni della vita. [...] Gli occhi del fanciullo e quelli del vecchio guardano con il tranquillo candore di chi non è ancora entrato nel ballo mascherato oppure ne è già uscito. E tutto l’intervallo sembra un vano tumulto, un’agitazione a vuoto, un inutile caos per il quale ci si chiede perché si è dovuto passare”. Marguerite Yourcenar 

Fare silenzio dentro di noi

Prima ancora di metterci in ascolto dobbiamo saper fare silenzio dentro di noi, far tacere le tante parole che giudicano, che stigmatizzano, che interpretano, che a tutti i costi vogliono trovare soluzioni veloci. Le parole che presumono di aver già capito senza prima aver affiancato, condiviso, amato. Solo da questo silenzio può nascere l’ascolto, un silenzio che è spazio, apertura all’altro. Un silenzio che ci permette di cogliere verità che altrimenti resterebbero celate per sempre. Solo allora capiremo che ascoltare non è solo porgere l’orecchio ma aprirci al mondo che ci circonda. Simone Weil

L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità.

 L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. La capacità di prestare attenzione è cosa rarissima, difficilissima; è quasi un miracolo, è un miracolo.  Quasi tutti coloro che credono di avere questa capacità, non l'hanno. Il calore, lo slancio del sentimento, la pietà non bastano. Nella prima leggenda del Graal è detto che il Graal apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra : "Qual è il tuo tormento?". La pienezza dell’amore del prossimo è semplicemente l’essere capaci di domandargli: “Qual è il tuo tormento?”. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo. Simone Weil