Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2024

La tua poesia sia un tutto invece che un frammento

"Prendi il coraggio a due mani, esercita tutta la tua vigilanza, convoca tutti i doni che la natura ha voluto darti. E poi lascia che il tuo senso del ritmo si insinui tutto intorno agli uomini e alle donne, agli autobus e ai passeri, qualunque cosa tu veda per strada, finchè riuscirai a legarli tutti in un insieme armonico. Questo è forse il tuo compito: trovare una relazione tra le cose che sembrano incompatibili, eppure hanno un'affinità misteriosa, assorbire ogni esperienza senza paura e saturarla completamente, affinchè la tua poesia sia un tutto invece che un frammento." Virginia Woolf

Trasformare il dolore in bene

Un intervento davvero emozionante quello di Gino Cecchettin al "Festival del buon vivere": la semplicità di un padre che ha trasformato un dolore enorme in ricerca del bene per sé e per gli altri, nel ricordo della bellezza della vita con la figlia. https://www.youtube.com/live/w9wDtxsEs8E?si=qLUmb-er2A8YhNWK

Il perdono

"Ha scritto Vasilij Grossman che «c’è un dono superiore rispetto a quello dei geni della scienza e della letteratura, dei poeti e degli scienziati», giungendo poi a descrivere così tale dono superiore: «Il dono supremo dell’umanità è il dono della bellezza spirituale, della nobiltà d’animo, della magnanimità e del coraggio del singolo in nome del bene. È il dono di cavalieri e fanti timidi e senza nome che con le loro imprese fanno sì che l’uomo non si trasformi in una bestia». Vasilij Grossman, non credente, giunse a porre al vertice dei valori una dimensione non materiale, non economica, non politica, non scientifica, non culturale, ovvero non riconducibile a nessuno dei saperi e delle tecniche che gestiscono la macchina di questo mondo. Pose al vertice ciò che chiamò «bellezza spirituale», definendola anche «nobiltà d’animo», «magnanimità», «coraggio in nome del bene». Per lui, infatti, il bene era la stella più luminosa, la vera grande bellezza. È vero: è il rapporto con il be

Le parole percorso verso la verità e la libertà

Socrate diceva: "L'abuso del linguaggio induce il male nell'anima". Non si riferiva alla grammatica. Abusare del linguaggio significa usarlo come fanno i politici e gli inserzionisti, a scopo di lucro, senza assumersi la responsabilità del significato delle parole. Il linguaggio usato come strumento per acquisire potere o fare soldi è malefico: esso mente. Il linguaggio usato come fine a sé stesso, per cantare una poesia o raccontare una storia, tende alla verità. Uno scrittore è una persona che si preoccupa del significato delle parole, di ciò che esse comunicano e di come lo fanno. Gli scrittori sanno che le parole sono il loro percorso verso la verità e la libertà, e quindi le usano con cura, riflessione, timore e gioia. Usare bene le parole rafforza la loro anima. Narratori e poeti trascorrono la vita a imparare quell'abilità e l'arte di usare bene le parole. E le loro parole rendono l'animo dei loro lettori più forte, luminoso e profondo.  —Ursula K.

Praticare il bene

"Per Platone il bene è il valore assoluto, e se ha un senso parlare di Dio, lo ha in quanto Dio è l’Idea sussistente del bene, laddove il termine Idea non designa certo l’opinione soggettiva, bensì il livello più alto dell’essere, quello non sottoposto alla corruzione del tempo, quel livello a cui si riferiva Wittgenstein nel Tractatus logico-philosophicus scrivendo: «La risoluzione dell’enigma della vita nello spazio e nel tempo è fuori dello spazio e del tempo». Per Aristotele e per gli stoici la generosità è una delle virtù supreme. Si legge nell’Etica Nicomachea: «La caratteristica specifica della virtù consiste nel fare il bene piuttosto che nel subirlo», e Marco Aurelio dichiara: «La benevolenza è invincibile». Gesù dirà: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra», esattamente per insegnare di compiere il bene rispettando la sensibilità di chi lo riceve. E quasi due secoli dopo Gesù, Marco Aurelio dirà: «Dobbiamo essere di quelli che, per così dire, fanno del bene

Più vuota è la mente di una persona, di più denaro ha bisogno

 "Più vuota è la mente di una persona, di più denaro ha bisogno per riempire i suoi fine settimana. Non creando o producendo nulla da sola, deve comprare tutto per divertirsi. Invece qualcuno con un certo livello di cultura trova piacere in una buona conversazione, nella lettura di un libro o nel godersi la musica, arricchendo il suo tempo in modo più profondo e significativo.  La ricchezza che ci forniscono i libri è una vera fortuna, più duratura e pura di qualsiasi ricchezza materiale possa essere posseduta." Fernando Savater